lunedì 6 giugno 2022

Gare a tappe: abbiamo la donna giusta?

 


Ciclisticamente parlando, arriviamo da una primavera strepitosa, che ci ha

riempita la pancia tra vittorie importanti e piazzamenti numerosi. Mai viste

tante italiane vincenti o sempre piazzate in così tante gare. Adesso il registro

cambia e si è arrivati nel periodo dedicato alle due corse che più attirano le

attenzioni. Il Giro per la sua durata – 11 giorni (10 di gara) con il riposo dopo

soli 3 giorni – e soprattutto il Tour che si ripresenta subito con una settimana

d’impegno. Non sono le uniche gare a tappe. Da poco è stata presentata la

Vuelta e i tedeschi hanno già risposto presente, con la recente Lotto Thüringen

Ladies Tour che zitta zitta ha messo nel piatto sei giornate di gara, aprendo il

periodo dedicato agli impegni ‘lunghi’ e questi giorni saranno quelli del

Women’s Tours britannico.

Da qualche parte, in casa nostra, abbiamo un germoglio ciclistico (che poeti!)

che ci possa riportare indietro di quasi quindici anni (Luperini 2008)? Un’atleta

giovane che vada oltre la stagione di grazia? Una ciclista che non sia da

pretendere subito vincente, ma che faccia intravedere delle qualità che per il

resto del decennio ci possono rassicurare che un nome per le gare a tappe

l’Italia ce l’ha? Se osserviamo il meglio del nostro ciclismo rosa attuale,

abbiamo diversi nomi molto forti nell’impegno breve. Oggi abbiamo un

calendario internazionale che cercherà la sua lista di protagoniste per le corse di

più giorni. Avremo anche noi un nome in quella lista?

Nessun commento:

Posta un commento