domenica 21 giugno 2020

La promozione della corsa più importante del mondo nel 2020.

Nel mondo della pubblicità la parola “promozione” è il termine usato per definire l’impegno globale per l’incremento, o l’affermazione, di un prodotto sul mercato. Nel mondo del ciclismo femminile italiano, la stessa parola rappresenta un impegno che al pubblico regala vuoti enormi. Da circa 15 anni a questa parte la comunicazione web è diventata sempre più importante in ogni ambito. Ma la promozione, per diventare efficace, non può limitarsi ai periodi in cui gli eventi si tengono, se oltre all’evento stesso si vuole far conoscere, crescere, migliorare l’ambiente che vive di quell’appuntamento.
Se cercate notizie sul Giro d’Italia femminile, la corsa più importante del calendario internazionale per le donne, potete trovare notizie puntuali e dettagliate nel periodo in cui la gara si svolge, tramite lo spazio web ufficiale (www.girorosa.it): classifiche, informazioni sulle tappe, cronache, ecc, ecc. Poi si rasenta il nulla. In una stagione normale (senza lo stramaledetto Covid-19) il sito del Giro-Rosa è ricco e interessante da metà giugno per circa un mese. Dal mese di agosto fino all’estate dell’anno dopo (circa 10 mesi e mezzo) le novità si contano sulle dita di una mano. Anche quando il Giro-Rosa aveva una denominazione diversa, la situazione era la stessa; mesi di vuoto sul fronte notizie.
Oltre allo spazio web ufficiale è presente anche lo spazio Facebook del Giro. Siamo andati a controllarne l’attività dall’estate scorsa dopo il Giro-Rosa. Questi i contenuti; 16 agosto (articolo di condoglianze), 24 agosto (articolo di condoglianze), 30 settembre (mondiali, 2 foto), 25 dicembre (auguri di Natale) 28 (articolo di condoglianze) 30 (auguri per l’anno nuovo). Per il 2020; 7 marzo (comunicato), 24 marzo (articolo di condoglianze), 1 aprile (articolo di condoglianze), 5 maggio (comunicato sul nuovo calendario), 12 giugno (auguri per compleanno Patron). Ciclismo pedalato praticamente nulla.
La corsa più importante del calendario non ha nulla di ciclistico da raccontare durante l’anno? Interviste a protagoniste, zero. Articoli che cerchino di parlare anche di ciclismo pedalato, zero. È questa la situazione attuale? No, questa è la situazione tradizionale da tre
lustri a oggi. Contattare le atlete, raccontarle, approfondire aspetti ciclistici, far conoscere. Tutto questo è chiedere troppo? No, non crediamo che contattare una ciclista e chiederle di
parlare della stagione appena chiusa sia eccessivo. Che fare lo stesso con un dirigente di una squadra sia chiedere qualcosa fuori misura. Pretendiamo tanto? Non ci sembra.


A cura di Manuel.

Dieci anni di niente.


Dieci anni fa, di ritorno dai campionati italiani di ciclocross, la notizia di una positività, la decisione forse a posteriori troppo affrettata, di chiudere il mio blog, l'ultima foto quella qui sopra, poi il silenzio, "non ne voglio sapere più niente" mi ero detto; anni di trasferte, di viaggi, in ogni condizioni di tempo, sacrificando le mie domeniche che normalmente dedicavo alle uscite in bici per andare alle corse. Tradito. Poi un articolo su internet, un'intervista ad Alessandra Cappellotto, poche righe per capire che, dopo dieci anni (ma facciamo anche 20) al di la' dei lustrini, delle bici all'ultimo grido, delle strutture apparentemente uguali a quelle dei prò maschi non ci fosse niente e che niente fosse cambiato, una lunga chiacchierata col mio amico Manuel curatore del blog (non più attivo) http://ciclismopst.blogspot.com e la decisione di tornare a parlare di ciclismo femminile, a modo nostro e scrivo "a modo nostro" perchè Manuel collaborerà attivamente col sottoscritto. Torniamo a confrontarci col web cercando per quanto possibile di dare un po' più di spazio a un settore che continua a non avere il giusto riconoscimento da parte dei media e di chi governa il ciclismo e a mettere in evidenza quelle problematiche che a distanza di anni sono irrisolte. Benvenuti.