domenica 20 marzo 2022

Con tutto il bene...

Senza perder tempo a scrivere del Trofeo Binda 2022 vinto da Elisa Balsamo che tanto è pieno il web di filmati con gli highlights della corsa e dritti al punto con una domanda secca: perchè ?

Non è divertente ma è doveroso chiedersi: perchè il calcio ha Stefano Borghi ? Perchè il basket NBA ha la coppia Mamoli - Pessina a volte un filo ridondanti e tendenti a enfatizzare azioni di gioco tutto sommato normali ma comunque competenti ? Perchè il nuoto ha avuto la coppia Sandro Fioravanti - Luca Sacchi ? Perchè il ciclismo su "PMG sport" invece... 

Ieri l'appassionato medio che seguito la corsa sul web tramite la pagina facebook ha avuto in pasto un numero imprecisato di albi d'oro (specialità di casa Brambilla), di situazioni sentimentali delle atlete che erano solo il pretesto per tirare in ballo i ciclisti professionisti e per parlare di ciclismo professionistico MASCHILE di cui francamente ci importa ben poco, cenni storici sulle località attraversate dalla corsa francamente superflui considerando che la diretta non durava sei ore, divagazioni su Gigi Riva e i calciatori della zona, il tutto perdendo di vista quello che stava succedendo sul percorso o accorgendosene in ritardo.

L'appassionato medio ieri avrebbe SEMPLICEMENTE voluto sapere i nomi delle atlete in fuga (e gli è stato detto), i distacchi (idem come sopra), la composizione del primo gruppo (la stiamo ancora aspettando), la composizione del secondo gruppo, sapere se nel gruppo delle inseguitrici erano rimaste staccate delle atlete date come possibili favorite alla vigilia, far presente che durante l'ultima asperità il gruppo si era diviso in due tronconi (non se n'è accorto); il minimo sindacale insomma. 

Alessandro Brambilla, con tutto il bene: così no.

 

venerdì 11 marzo 2022

E dagli con quel DNA del; “Scusate se disturbiamo…"

 


La presentazione web del Giro femminile ha fatto un passo avanti rispetto a un anno addietro, dove il salottino di chiacchiere delle persone allora presenti prese anche troppo spazio. Giusto fare un giro di vite quest’anno con gli interventi ‘sportivo-istituzionali’ di Roberto Ruini per PMG Sport e di Cordiano Dagnoni per la Federciclo e poi via di tappe, cosa che l’appassionato vuole in primis. Resta confermata invece quella sensazione di DNA comunicativo dove il pensiero del; “Scusate, si può? Non vorremmo disturbare, ma datosi che passavamo da ‘ste parti...” prende sempre piede.

Abbiamo potuto seguire su Facebook la presentazione in diretta e – senza pretendere 250/300 persone – la ‘punta’ audience di 27 contatti lascia l’amaro in bocca. Il giorno dopo il canale You Tube dedicato ospitava il video con poco più di una ventina di visualizzazioni. Non giriamoci attorno; si tratta di poca roba, pochissima, pensando che parliamo del Giro rosa elite. Certo, si salveranno capra e cavoli con la possibilità per il pubblico di potersi vedere con comodità tutto quanto nelle settimane seguenti. E allora, cosa rompiamo ancora le palle?

Perché scegliere una giornata di metà settimana, con un orario abbastanza balordo di messa in onda come le 11 del mattino? Se costruisci una trasmissione che non supera i 40 minuti di durata (36 a spaccare il capello in quattro) è troppo chiedere di proporlo nel tardo pomeriggio, quando magari le stesse ragazze non sono impegnate in allenamenti, gare, lavoro o studio? Oppure un ‘prima serata’ alle 21 è roba fuori dalla portata tecnologica dell’organizzazione? Che hai, paura di portare via spettatori a Striscia la Notizia?

giovedì 10 marzo 2022

Giro d'Italia 2022

 


900 km, 10 tappe di cui 9 in linea e una (mini) cronometro di 4km e mezzo che di fatto è un prologo per assegnare la prima maglia rosa, 144 atlete al via, 24 formazioni, questi i numeri del Giro d'Italia 2022 riservato alla categoria donne elitè che è stato presentato stamani in internet per la gioia di coloro i quali, vuoi perchè "off", vuoi perchè davvero interessati, hanno potuto scoprire il percorso.

Un Giro "moderno", un percorso che da' la possibilità a diverse tipologie di atlete di mettersi in luce. Le tappe chiave ? A nostro avviso sicuramente quella con arrivo in salita a passo Maniva (15 km al 6,9 % di pendenza media), da non sottovalutare le prime due tappe in linea in Sardegna che complici il caldo e il vento potrebbero riservare più di una sorpresa (attenzione ai ventagli), la tappa in territorio romagnolo Cesena - Cesena di 120,9 km che dopo una prima parte pianeggiante sarà piena di saliscendi dove sarà importantissimo stare davanti, da non sottovalutare qualora dovesse piovere. 

Tappa che darà un volto definitivo alla classifica quella da Rovereto ad Aldeno con due GPM e la successiva (la nona) da San Michele all'Adige a San Lorenzo Dorsino con 3 GPM, rispettivamente Fai della Paganella/Andalo, Passo Durone e Passo Daone, 112 km con poca pianura a partire dalla salita di Fai della Paganella fino all'arrivo. Il sipario sulla corsa rosa calerà il 10 Luglio con la Abano Terme - Padova di 90,8 km, tappa riservata alle velociste al pari di quella che porterà le ragazze da Carpi a Modena, mentre la tappa da Sarnico a Bergamo dovrebbe favorire le atlete in possesso del cosiddetto "cambio di ritmo" ma che non dovrebbe incidere più di tanto sull'esito finale della corsa.

La (mini) pagella

- Voto 6/7 alla presentazione: finalmente con discreto anticipo rispetto al passato quando il percorso veniva svelato una settimana/dieci giorni prima della partenza della corsa, niente sfilata di sindaci, assessori e vicesindaci e supercazzole alla Tognazzi, due brevi discorsi introduttivi e poi via con la presentazione delle tappe a video con altimetrie e planimetrie senza perdere tempo. Dritti al punto.

- Voto 7 di incoraggiamento per la grafica anche se forse un 6 e 1/2 sarebbe più appropriato, belli i filmati introduttivi alle tappe, da migliorare a nostro avviso le planimetrie e le altimetrie inserendo i nomi di tutte le asperità e  qualche comune in più tra quelli che verranno attraversati dalla corsa mettendo in evidenza i rilievi.

Conclusioni

Come detto, un Giro "moderno", presentato finalmente con un congruo anticipo, un montepremi quintuplicato e il meglio del ciclismo femminile mondiale al via, l'auspicio è che da qui al via di Cagliari la corsa non passi sotto silenzio e che venga promossa adeguatamente sui media mainstream (Gazzetta dello sport in primis) per non dover assistere al solito desolante spettacolo fatto di pochi spettatori a bordo strada.