10 – Annemiek Van Vleuten; non stava scritto da nessuna parte che doveva vincere, però lo pensavano tutti. Quando era attesa all’attacco ha attaccato, quando poteva vincere ha vinto. Terzo Giro portato a casa, che solo per una caduta nel 2020 a gara in mano (frattura del polso) non è il quarto.
10 – Marta Cavalli; la migliore delle nostre l’anno scorso, la migliore delle nostre quest’anno. Quando aveva energie ci ha provato e non ha sfigurato. Ma se trovi un’olandese che sa cosa sia tirar fuori le p***e per tener duro, mica gli si può chiedere di più. Forse abbiamo la nostra donna per le gare a tappe. Ha 24 anni. È già una vittoria.
8 – Elisa Balsamo; le sue tappe le ha vinte, solo una Vos sfavillante gliene ha portata via un’altra, la sua figura l’ha fatta. Ha mancata l’ultima, ma vediamo di non essere sempre pretenziosi. L’impressione è che abbia bisogno di vacanza.
7 – Valcar; paragonando budget e risultati, la miglior squadra italiana del biennio. Cosa avrebbero fatto senza più Elisa Balsamo tra le fila? Due podi al Giro con la ciliegina dell’ultima frazione vinta in quel di Padova. Alè.
Top Girls; quando potevano attaccavano un giorno con una, un giorno con un’altra. Era l’unico modo per farsi vedere, quando la frazione lo permetteva ci han sempre provato.
Margarita Victoria Garcia Canellas; pare ci metta dieci minuti per autografare un cappellino. Intanto un terzo posto che è nelle sue corde. Quest’anno ha vinto il titolo spagnolo a cronometro (il quarto, record) e il titolo spagnolo in linea (il quarto, record). Se le rompono le p***e ha di che mandare a quel paese senza ritorno.
3 – Ai tizi che fan pagelle sul Giro donne; dimenticano sempre qualche protagonista ben meritevole di nomina. Che si levassero dal c****!
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