domenica 3 aprile 2022

Giro delle Fiandre 2022, il recap.

 


Ripercorriamo brevemente il Fiandre Ladies 2022 che si è concluso dopo la prova maschile su 159 km su un percorso che per gli ultimi 70  ricalcava quello maschile a grandi linee; Kwaremont, Pateberg, Koppenberg i punti chiave.
Giro delle Fiandre che all'inizio ha vissuto su una fuga che ha raggiunto un vantaggio massimo di tre minuti circa e che poi è stata riassorbita, corsa che fino ai 30 km dall'arrivo ha visto le solite scaramucce davanti e le favorite al coperto nel gruppo e che ai -30 è "esplosa" una prima volta con un attacco che ha visto in prima linea tra le altre Confalonieri, Alessio, Sierra, Niewadoma (reduce dal Covid quindi non al meglio) e Bertizzolo; attacco sventato sul vecchio Kwaremont quando A. V. Vleuten ha dato la prima "frustata" che ha  selezionato il gruppo e ha tagliato fuori dalla lotta per la vittoria tra le altre la Balsamo e la Longo Borghini che fino a quel momento era sempre stata tra le prime 10 posizioni del gruppo delle migliori. Van Vleuten che con la Kopecky e la Blaak ha raggiunto le fuggitive, drappello di testa a questo punto formato dalla Reussler e dalla Chapman con Confalonieri, Niewadoma e compagnia riassorbite.
La corsa "esplode" nuovamente e definitivamente sul Pateberg con un'altra "menata" della Van Vleuten; Kopecky sempre a ruota, Resussler e Chapman riprese, scatti e controscatti con la Van Vleuten a chiudere su tutte (le SD Works passive); a 10 km dall'arrivo parte la Blaak, poi ci prova di nuovo la Van Vleuten con la Kopecky francobollata alla sua ruota, Reussler nelle retrovie nel frattempo fa il buco e il terzetto di testa fa il vuoto guidato dalla Blaak che tira per almeno 7-8 km senza chiedere un cambio con la Kopecky sempre in terza ruota che allo sprint vince facilmente di una "macchina" sulla Van Vleuten.

Giro delle Fiandre ladies che vede una belga sul primo gradino del podio dopo ben 12, pubblico come sempre numeroso, entusiasta e appassionato che fa dubitare su quanto a un team (anche italiano) possa convenire fare attività elitè in Italia dove l'appassionato medio preferisce fare km di autostrada per veder passare il Giro d'Italia (roba di pochi secondi) e che quando ha la corsa femminile elitè vicino a casa fa lo spocchioso, un clima che fa capire perchè nel momento in cui arriva una chiamata dall'estero, le nostre atlete si trasferiscono senza pensarci due volte. Prossimo appuntamento col grande ciclismo femminile d'elitè settimana prossima con l'Amstel Gold Race; un saluto e un ringraziamento, ci vediamo al prossimo post.





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