giovedì 14 ottobre 2021

Grazie lo stesso, di cuore.

 Vi raccontiamo una storia forse non nuova. Alcune persone animate dalla passione, non di meno dalla competenza, decidono un giorno di dare vita ad una formazione ciclistica femminile. Il progetto si basa su valori solidi, dove serietà ed onestà sono punti fermi. La voglia d’impegnarsi non manca in queste persone che credono nell’impegno sportivo, ma che intendono lavorare anche con un sentimento educativo. 

Un primo gruppo di cinque giovanissime atlete prende forma. Sono spinte dalla voglia di far bene nel loro doppio impegno fatto di sport ma anche dagli studi che ancora le impegna. Il lavoro dei loro dirigenti e tecnici non è facile, visto che in alcune zone della nostra penisola il ciclismo femminile non ha i mezzi e le possibilità che ci sono da altre parti. L’anno del Covid poi non facilita le cose. Ma la voglia di costruire qualcosa per queste ragazze irrobustisce l’impegno di queste persone. 

Uno spazio web dedicato al ciclismo rosa ne segue le prime ideali pedalate, con un’intervista fatta nell’estate scorsa, cercando di far conoscere le intenzioni del signor “M” e dei suoi volonterosi collaboratori. Sempre lo stesso spazio web cerca loro notizie anche nei mesi successivi, perché la voglia di valorizzarne l’impegno è forte. Ma queste notizie non si trovano e quindi si ragiona sul fatto che forse la cosa sta vivendo qualche momento non facile. Purtroppo veniamo a sapere pochi giorni fa che quel progetto pare arenatosi. Si chiude così una storia non nuova nel suo finale. 

Perché raccontarvi questa storia, se tanto pare sia finita male? Per far sapere che ci sono comunque persone, come il signor “M”, che amano lo sport costruito su valori veri fatti di educazione, rispetto delle regole, valorizzazione del lavoro e queste qualità meritavano menzione per ringraziarle comunque di averci provato. 


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