sabato 31 ottobre 2020

Parola d'ordine ? "Non parlarne"

 


Sei un appassionato di ciclismo ? Segui il ciclismo femminile ma non vuoi ingrassare le casse di Trenitalia o delle compagnie petrolifere andando su e giù per l'Italia per seguire le gesta delle nostre atlete ? Nessun problema, ci sono LORO, sono ovunque, anche all'estero beati loro, fotografano tutto, da bordo strada ma anche in sella alla moto, postano le foto del podio con gli immancabili vecchietti "amici di", gli "imbucati" che il lunedi mattina al circolino ACLI possono far vedere la loro foto a fianco alla vincitrice, fotografano anche e sopratutto cose di secondaria importanza come le unghie laccate, l'ultimo modello di occhiali, il nuovo colore dei capelli, i braccialetti, i vezzi femminili insomma; scrivono la cronaca delle gare raccontando che la prima è arrivata prima, la seconda è arrivata seconda e così via. 

Tutto molto bello, peccato che omettano di raccontare anche quello che accade dietro le quinte e di cui (LORO) sono a conoscenza, ad esempio le molestie alle quali le atlete sono sottoposte (ne parla cyclingnews.com in un articolo datato Marzo 2020 https://www.cyclingnews.com/news/uci-opens-investigation-into-allegations-of-sexual-abuse-at-doltcini-van-eyck-sport/), aggressioni verbali, ricatti (sopratutto alle ragazze dell'Est Europa, le più giovani in particolare), "lavate di capo" memorabili a bordo strada viste e sentite da chi scrive dopo un ritiro e che importa se magari l'atleta vittima di questo malcostume è stata fatta partire nonostante non fosse in perfette condizioni fisiche, accompagnatori che ancora adesso ci domandiamo cosa accompagnino e cosa effettivamente facciano, quale ruolo abbiano nelle squadre che in passato si sono resi protagonisti di comportamenti "borderline" e che sono stati cacciati. I (web) media nostrani (fatta eccezione per un sito che non nomino) non hanno (MAI) niente da dire a riguardo ? La domanda è sempre la stessa: Niente ? Niente. Paura di perdere gli accrediti ? Paura di non ricevere le agevolazioni per quanto riguarda hotels e viaggi ? Paura di non essere più invitati alle presentazioni delle squadre e alle cene di fine anno ? Paura di non poter presenziare in qualità di "fotografi accreditati" alle premazioni o ai galà di fine anno ? Paura di rovinare il loro orticello ? Sarebbe ora di scoperchiare il pentolone e di prendere di petto anche i problemi del movimento senza limitarsi a sbandierare ai quattro venti solo il "bello", quello delle molestie è un problema dello sport femminile, ANCHE del ciclismo femminile, chi ha davvero a cuore le sorti delle atlete, chi grazie alle tante visuals può raggiungere un elevato numero di fans, ha il dovere di parlare anche delle "criticità" che c'erano 20-25 anni fa e chi ci sono tutt'ora, per le foto delle unghiette laccate c'è sempre tempo, sempre che LORO vogliano davvero bene alle atlete.


PS Non è non vuole essere un dissing, è la pura realtà.

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