Lisa Morzenti, plurimedagliata ai mondiali e agli europei ha smesso di correre a soli 21 anni, la notizia è del 2019 certo, però è la cartina di tornasole di un movimento che anno dopo anno continua a perdere le sue atlete più promettenti. I media hanno parlato di mancanza motivazioni, le vere motivazioni alla base di una decisione sicuramente sofferta le ha spiegate lei con un post su Facebook: garanzie economiche pressochè nulle.
A fine anni '90 si discuteva di minimo salariale, contributi pensionistici, assicurazioni in caso di infortuni o incidenti, sicurezza in corsa, e fidejussioni bancarie, dopo 20 anni pare che l'UCI abbia deciso di mettere mano a questi problemi irrisolti, meglio tardi che mai.
Finalmente si parla di minimo salariale che stando alle intenzioni degli organi competenti dovrebbe essere (per le squadre "World Tour") di 15 mila euro annui a salire fino a 20000 euro e poi nel 2022 fino a 27500 euro, per poi essere equiparato a quello delle squadre "Professional" maschili, ovverosia attorno ai 32000 euro. Cifre comunque ridicole per le atlete di vertice e per le elitè con un palmares non da top riders ma già "importante", cifre ridicole perchè non viene premiato il talento, non viene premiato l'impegno, non vengono premiati i risultati (sempre che ai "professionisti" dell'ammiraglia importi qualcosa), non vengono premiati i sacrifici e viene sempre e comunque a mancare la sicurezza economica per il "dopo". Perchè un professionista per una vittoria in una classica monumento guadagna 20000 euro e una elitè solo 2000 ? Perchè questa disparità ? Perchè ci sono meno interessi ?
Perchè gli sponsors investono di meno ? Una elitè fa forse meno fatica di un uomo o forse viene vista solo come un ottimo "veicolo pubblicitario" a costo zero ? Non biasimo nella maniera più assoluta quelle ragazze in possesso di un palmares di tutto rispetto che preferiscono andare a lavorare, avere il week end libero, non dovere andare a dormire alle 9 la sera, non dover stare in giro per il mondo 9 mesi all'anno per portare a spasso il nome dello sponsor tal dei tali a gratis o quasi. Perchè dovrebbero farlo ? Per passione ? Quella inizia a scemare già a partire dalla categoria junior dove "incastrando" il tutto con gli impegni scolastici, si prende il ciclismo già come un lavoro, perchè in due anni massimo tre se ci mettiamo la categoria under 20, ti giochi tutto e se non fai i risultati smetti perchè nessuno ti aspetta.
Come evitare che le ragazze smettano e come migliorare il trattamento economico ? La ricetta è sempre la stessa: promozione, promozione e ancora promozione, perchè per un'atleta correre la' dove di pubblico non ce n'è è demotivante. Bisogna far si che l'appassionato che magari si fa tre ore di macchina per vedersi passare il giro d'Italia sotto il naso 20 secondi "e poi ciao", vada a vedere le ragazze che magari corrono a pochi minuti da casa su un circuito da ripetere più volte, con la possibilità di avvicinarle (EDUCATAMENTE) per una foto, con la possibilità di vederle passare più volte e non ridurre il tutto a pochi secondi; le gare in circuito offrono questa possibilità, magari sono meno "tecniche" rispetto a quelle in linea (e poi anche li' dipende) ma sono spettacolari e spesso imprevedibili fino all'ultimo.
Stipendi da fame se rapportati ai sacrifici, ai mesi lontane da casa, alla fatica, ai rischi (perchè correre in bicicletta è pericoloso), al pubblico scarso o inesistente possono essere una motivazione valida per fare attività ? Assolutamente no , quindi, se vogliamo che il movimento cresca, oltre alla promozione dell'evento che è fondamentale, l'ambiente e i gruppi sportivi devono fare in modo di tenersi stretti le atlete migliori alle quali devono riconoscere il giusto trattamento economico, più promozione, un livello qualitativo più alto, meno squadre se necessario, un passaggio alla categoria superiore che sia finalmente e di nuovo regolamentato affinchè non tocchi vedere ragazze che si staccano dopo pochi km e che comunque percepiscono (o percepiranno) lo stipendio, soldi e risorse (spiace dirlo) sprecate che fanno comodo solo a quei DS senza scrupoli che preferiscono avere una ragazza in più che non sia all'altezza della situazione perchè "costa poco" piuttosto che una forte, o forte-forte, che non si accontenta delle briciole.
Come sempre, se si vogliono ottenere i grossi risultati non esistono scorciatoie, "no pain, no gain", scegliere se voler crescere finalmente o continuare a navigare nella mediocrità, siamo nel 2020 e non c'è più tempo per "traccheggiare a centrocampo" nella speranza che la FCI faccia qualcosa.