Ciclismo femminile
Parliamo di ciclismo femminile come nessuno al di fuori di noi ha mai fatto da metà anni 2000 al 2010. Torniamo in sella dopo dieci anni di silenzio cercando di offrire un punto di vista diverso da quello che trovate su media che si occupano di ciclismo femminile, troppo spesso vincolati ad altri motivi e opportunità che spesso hanno poco a che fare con le corse e con i problemi del settore.
venerdì 29 novembre 2024
Presidente Dagnoni e team managers italiani, permettono un paio di domande ?
domenica 26 maggio 2024
La visibilità del ciclismo femminile in Italia ? Chissenefrega...
Sempre la stessa cantilena ogni stramaledetta volta che una delle nostre vince o fa un piazzamento nelle prime 5 in una gara WT: ''speriamo che questo risultato possa aiutare il ciclismo femminile ad avere la visibilità che merita, la federazione deve fare di più e bla bla bla'' ad libitum dal 1998 ai giorni nostri e per gli anni a venire.
Sarà... Il sentimento più ricorrente almeno per quanto riguarda il Predicatore è quello di serena rassegnazione alla quale è abituato ad... abituarsi anche se non dovrebbe essere così, perchè i veri appassionati non sono o non dovrebbero essere così ma tant'è. Forse, almeno per quanto riguarda l'Italia, è inutile parlare di errori commessi da altri negli ultimi 25 anni che hanno compromesso le ultime stagioni, quelle dei lustrini, delle dirette su Eurosport, delle interviste in un inglese un po' così e infarcite di ''yeah'', dei baci e abbracci dopo la corsa a favore di telecamera, dei clicks dei soliti noti che finora al movimento non hanno portato niente ammesso e non concesso che l'intento fosse quello di fare ''informazione'', ma anche li' vabbè, stendiamo un velo e vedete voi se debba essere pietoso oppure no. Freedom of choice insomma.
Personalmente, il Predicatore ha sempre guardato all'estero, non ha mai pensato che il movimento rosa in Italia potesse ambire a qualcosa in più che non fossero quei 20-30 curiosi over 70 dietro le transenne e un paio di junior della zona con il jeans all'ultima moda che fanno lo struscio sul rettilineo d'arrivo 5 minuti prima dello sprint finale sperando di fidanzarsi con la russa/lituana/ucraina/americana carina nell'immediato dopocorsa; non lo pensava prima, figuriamoci oggi... Seriously.
Il ''cammino'' del settore femminile è chiaro: quando sarebbe almeno auspicabile un salto di qualità, questo non arriva mai. In questo modo risulta anche difficile sognare, change my mind ma anche same old story.
E questa è l'Italia dove leggi ''il ciclismo femminile non lo seguo per niente, vanno talmente piano che pare abbiano le gomme sgonfie'' eggià... Talmente abituati a vedere corridori che vanno contro le leggi della fisiologia in barba a qualsiasi controllo antidoping che anche i 40-41 di media di una gara femminile diventano ''robetta''. Poi c'è l'estero, vedi ad esempio la Roubaix femminile con il velodromo non dico strapieno ma comunque più che discretamente gremito e tanta gente a bordo strada e tu li' davanti alla tv o al PC che non capisci se il ciclofilo italiano medio sia difficilissimo da accontentare o se in Francia siano mica tanto a posto con la testa se prendono su e si piazzano in mezzo al nulla, nel fango, su un tratto di pavè, in campagna, al freddo, per vedere passare delle tipe che con tutti gli sport che potevano praticare, proprio il più sfigato e il meno considerato a certe latitudini ma non tutte.
Il Predicatore ha avuto modo di assistere alle gare della stagione 1998 e dei primi anni 2000 quando il livello tecnico era al massimo del potenziale (con rispetto parlando per le atlete che corrono nel 2024 eh ?), ecco, sarebbe bello se tutto quello che è stato finora, a partire dalla malagestione di certi team managers, venisse azzerato da una bella partecipazione di pubblico al Giro, ci farebbe accettare più serenamente il ritorno a quella che per il ciclismo femminile (in Italia) è la normalità.
Cosa direbbe il Predicatore se avesse modo di parlare alle atlete elitè italiane se fosse su un palco con un microfono ? Forse direbbe ''con il vostro impegno e i vostri risultati avete dato umanità e lustro al movimento, ma se tra qualche mese doveste decidere di emigrare tutte all'estero beh, non me la sentirei di condannarvi. Ovviamente mi auguro che possiate restare e avere il riconoscimento che meritate ma la realtà è che in Italia del ciclismo rosa importa a ben pochi. Date retta, piuttosto il Regno Unito dove in certe gare non hanno nemmeno il nastro isolante per fare la linea d'arrivo e nemmeno le transenne , ma dove il pubblico apprezza il vostro impegno. Davvero''.
Un saluto e ci risentiamo al prossimo post, la foto non l'ho messa perchè non me ne fregava niente.
Il Predicatore
martedì 5 marzo 2024
''È inutile resistere'' semicit.
venerdì 22 dicembre 2023
Poi non dite che non ve lo avevamo detto...
Avevamo promesso che ne avremmo parlato, lo facciamo prima di chiunque altro in Italia, poi ci divertiamo a vedere se qualcuno copia, ritaglia e si ''acchiitta'' questo contenuto... ''Vi aspectiamo'' semicit.
- Nome: Emma
- Cognome: Jeffers
- Data di nascita: 24 Novembre 2004 (19 anni)
- Nazionalità: inglese
- Vive a: Chorley
- Caratteristiche tecniche: velocista (almeno per il momento) ma sa imporsi anche in solitaria. Atleta da ''classiche'' del Nord fatta e finita.
- Strenghts: proviene dal BMX, ha corso in pista, di conseguenza sa andare in bicicletta e sa farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, un ottimo cambio di ritmo, gli ultimi 50 metri brucianti quando bisogna passare da ''veloce'' a ''velocissimo''.
- Weaknesses: Ha pagato lo scotto del maggiore chilometraggio delle gare alle quali ha partecipato correndo contro le ''elitè'' in UK in età da junior, ha compiuto da poco 19 anni, il tempo è dalla sua, speriamo che non si snaturi nel tentativo di migliorare sulle salite medio-lunghe.
UN PO' DI STORIA
Tralasciando volutamente il periodo ''BMX'' durante il quale eccelle sia a livello nazionale che continentale collezionando anche un argento mondiale, Emma debutta nella ''JRC Interflon'' a 17 anni alla Gand - Wevelgem junior 2022 con un quarto posto senza aver mai corso su strada prima di allora, si classifica quinta ai campionati britannici junior.
Il primo alloro a fine Agosto 2022 al Ceratizit Grand Prix (junior) ex GP di Plouay dove si impone arrivando da sola la traguardo, vince la classifica finale del ''Tour Series''che solo due anni fa aveva fatto registrare un'audience di due milioni di spettatori in UK con diretta su ITV, i media locali iniziano a parlare di ''rising star'', di astro nascente del ciclismo britannico: nonostante le luci dei rifllettori, la vittoria prestigiosa nell'ultima tappa del Tour Series a Manchester davanti a migliaia di spettatori, si dimostra molto più matura dei suoi 17 anni: felice per i risultati ottenuti, per le attenzioni ricevute dai media britannici ma allo stesso tempo ''testa bassa'' e la consapevolezza che la strada per emergere ad alto livello è ancora lunga.
Nella stagione appena conclusa (2023) invece, soffre più del previsto ma solo per coloro i quali soffrono di ''Evenepoelismo'', una patologia che affligge gli appassionati di ciclismo dell'ultima ora e della penultima, una patologia che porta alla ricerca spasmodica e compulsiva del baby campione o della baby campionessa. Una patologia quella dell' ''Evenepoelismo'' che su queste colonne non trova e non troverà mai posto piaccia o no.
Ad ogni modo, Emma firma per la Das-Handling, altra squadra locale inglese ma con qualche risorsa in più rispetto alla piccola ''JRC - Interflon'' e l'ambizione di crescere ancora, nonostante abbia solo 18 anni viene erroneamente considerata come ''elitè'' anche se è junior a tutti gli effetti, debutta alla Clasica De Almeira e si ritrova di colpo a competere con ragazze che fanno il WT, l'impatto è di quelli tosti, termina 69esima in classifica finale. A fine Marzo il primo piazzamento tra le elitè anche se di fatto è (lo ricordiamo) ancora junior: settima alla ''Anexo/Cams Women's Cycle Classic, poi nessun risultato di rilievo fino a Giugno e Luglio dove inanella un quinto posto, un ottavo, un quinto e un secondo posto in corse del calendario britannico, non sfigura in un paio di gare disputate in Belgio l'8 e il 12 di Agosto. i riflettori dei media specializzati di oltremanica si spengono un poco su di lei e non è un male anzi...
A Settembre va due volte a podio e vince una frazione alla ''Ras na mBan'', corsa a tappe di secondo piano che si svolge in Irlanda e chiude di fatto la stagione 2023.
MOVING FORWARD
È notizia di questi giorni (dal suo profilo Instagram ''emma_jeffers_) la firma per la ''Liv Alula Jayco Women's Continental Team'', team satellite della ''GreenEdge'', scelta perfetta se vista da ambo le parti, perfetta per Emma che potrà lavorare in un contesto che ha accesso alle strutture del team che corre nel World Tour, perfetto per il suo team che si ritrova tra le mani un diamante da sgrezzare con calma e senza la benchè minima ''pressione'', poi chissà... :-)
PER CONCLUDERE
Un talento, un diamante grezzo tutto da ''lavorare'' che qualcosina ha già fatto vedere, sconosciuta ai più, potenzialmente una mina vagante capace di tutto se trova la giornata giusta, ben lontana dall'aver raggiunto il suo massimo potenziale. La testa c'è, le skills pure, il talento è da vendere (basta vedere come sta in bicicletta...) se viene seguita adeguatamente, se non si abbatte alle prime difficoltà, può essere una sorpresa per molti.
Per quanto ci riguarda ci aspettiamo una ulteriore crescita senza la ricerca dell'expoit ad ogni costo, in perfetta ed elegante controtendenza con le mode imperanti tra i media che ''pompano'' all'inverosimile l'ennesima ''next big thing'' salvo ''scaricarla'' alla prima battuta d'arresto, o che portano in palmo di mano atlete che non hanno mai fatto intravvedere nemmeno un lampo di classe ma che godono sempre del favore dei media-amici.
Noi di ciclismofemminile.blogspot.com, primi in Italia, ne abbiamo parlato approfonditamente, voi tenete l'icona aperta e segnatevi il suo nome, magari chissà, nel giro di tre anni... Con calma...
Arrivederci al prossimo articolo.
Il Predicatore
sabato 16 dicembre 2023
Ne parleremo...
... Nei prossimi giorni, e saremo i primi in Italia a portarla sui media scrivendone in maniera approfondita. Passate di qua se vi va, se non vi bastano i comunicati stampa pieni di nulla dei siti ''clickbait'' che campano di clicks e di comunicati stampa consumati dai troppi ''copia e incolla'' .Se vi va eh ?
Stay tuned.
Il Predicatore
lunedì 23 ottobre 2023
Pochi mezzi, molti problemi ma idee ben chiare
IL LATO POSITIVO, LE DOLENTI NOTE, UN CONFRONTO A DIR POCO IMBARAZZANTE.
Tante lacune organizzative ma anche cose positive: 4 tappe, molte partecipanti con mezzi all'ultimo grido, squadre che si sono mosse da ''squadre'' a dimostrazione di un movimento in crescita e poi i media, la comunicazione... Parliamone, tanto non lo facciamo mai e poi dite la verità: non aspettavate altro che ''la solita ramanzina serale'' cit. ai media italiani no ?
''Crciclismo'' VS Media tricoloriti è finita cinque a zero: dirette Facebook e YouTube anche di 5 ore, 3 telecronisti, approfondimenti post tappa, Marisol Toro Valencia (giornalista) ha il suo spazio ''Noches de ciclismo feminineno'' su YouTube dove intervista le atlete e parla dei problemi del ciclismo femminile in America Latina senza il timore di dover scontentare nessuno. basta questo per chiudere la partita, in italia siamo ancora alle fotine.
IO FAREI VOLENTIERI A MENO DI RIPETERE SEMPRE LE STESSE COSE...
La pay tv può andar bene nel momento in cui ti sei costruito delle fondamenta e un seguito consolidato ma qui (in Europa) da questo punto di vista non c'è NIEN-TE. E frega zero delle foto sul sito di nicchia, forse giusto alle esordienti/allieve possono interessare, ma più si sale e più le priorità sono ALTRE.
Siamo così sicuri che le atlete non abbiano nessuna voglia di parlare, di intervenire su uno spazio ad hoc su YouTube ? Chiediamo perchè quando 15 anni fa (ma anche prima, anche a fine anni 90/inizio anni 2000) dicevamo che internet per promuovere il ciclismo femminile era utilizzato poco e male, c'erano ''tifosi'' e ''media'' che partivano in automatico col sorrisetto di commiserazione contro quel rompicoglioni del Predicatore che qualche idea per la quale non servivano investimenti milionari la proponeva di tanto in tanto...
No, loro, i semidei dei media in rosa volevano solo ed esclusivamente tutti ai loro piedi come una casta capricciosa, nel frattempo il movimento non faceva passi in avanti verso la tanto agognata ''visibilità'' anzi... Btw, mi dicono che qualche squadra l'anno prossimo non sarà ai nastri di partenza...
Per la cronaca e per correttezza, ci sono bloggers e Youtubers (per lo più stranieri) che pur non facendo parte dell'ambiente sanno riempire gli spazi vuoti lasciati dai media ''istituzionali'', che sanno dedicare tempo e spazio per riflessioni che spesso risultano più interessanti dei soliti luoghi comuni di gente che non si è mai voluta evolvere e di tante cronache di gara che paiono scritte con l'IA, tanto il ''copione'' di una corsa ciclistica grosso modo è sempre lo stesso, basta cambiare i nomi delle protagoniste, tanto chi se ne accorge ? Se non ci credete provo a scrivere un articolo con l'IA lol.
Portare le atlete su YouTube ? Farle conoscere anche a coloro i quali scendono in strada a vedere una corsa solo quando il Giro (maschile) arriva a Roma piuttosto che a Milano o Torino pare troppo impegnativo, poi magari si rischia di affrontare certi argomenti ''sgraditi'' all'ambiente e a chi grazie all'ambiente mette il pane in tavola tutti i giorni. Meglio chiudere la porta in faccia a tutti, e continuare a fare clic clic trincerandosi dietro l'ormai celebre ''non si può fare'' per paura che altri (chi ???) possano lavorare in regime di concorrenza (che non c'è, perchè nun ce sta...) e alzare il livello dell'informazione. Se solo si rendessero conto certi ''operatori'' del settore: il bersaglio di questa spocchia, di questa paura che il seguito si possa allargare, sono le atlete grazie alle quali possono fare il mestiere che gli piace... Non ci arrivano.
Le atlete dovrebbero essere trattate come sovrane, magari anche un po' viziate sul fronte ''media'' essendo alla fine l'origine e il motore del movimento e invece niente, perchè la FCI pare essere in altre faccende affaccendata, non esiste una Lega ciclismo professionistico femminile, non esiste una associazione sul modello della ACCPI, i soloni dell'informazione si incazzano se gli spieghi come si potrebbe potenziare il marketing e le pubbliche relazioni, però... Però quando li senti parlare questi media, sopratutto del World Tour e delle corse più importanti, pare sia in corso la vendita dei diritti tv per svariati milioni di euro non si sa bene a chi, pare che il business abbia alle spalle strutture hollywoodiane; sono un po' come gli impiegatini milanesi che in metropolitana parlano di affari e di miliardi. Si ma degli altri. Con il panino con la mortadella e la Gazzetta nella valigetta.
E BASTA...
Ok ok, per oggi il Predicatore ha quasi terminato, solo un po' di pazienza per dire che GS e professionisti dell'hospitality dicono ''eh ma ormai ci sono i socials, quello che DOBBIAMO comunicare lo comunichiamo li' senza cadere in qui pro quo vari ed eventuali, omissioni, alterazioni ecc'', il tutto stando bene attenti a evitare argomenti ''spinosi'' e domande ''scomode'' che con i miliardi di euro che girano nell'ambiente... Mi pare giusto no ? Peccato che sia esattamente quello che pensa qualsiasi dittatore vivente sul globo terracqueo e se pensate che il parallelismo sia eccessivo beh, non lo è affatto, perchè in Europa (Regno Unito escluso) le atlete devono solo pedalare e obbedire e non hanno nemmeno il diritto di parlare dei problemi del ciclismo femminile, sempre gli stessi problemi. Perchè piaccia o no, nonostante le bici di ultima generazione, il tanto sbandierato World Tour (durerà ? E se si per quanto ?) e le strutture che fanno il verso ai professionisti uomini, nonostante tutto, non è cambiato un cazzo.
Sempre e comunque W Marisol.
Il Predicatore
giovedì 27 luglio 2023
Campionati italiani cronosquadre cat. ''Junior'' e ''Open'' - Sospirolo (BL) 22 Luglio 2023
Dal canale Youtube ''Giù di sella'' dell'amico Manuel, mi farebbe piacere se oltre a prendere visione cliccando sul link qui sotto o facendo ''copia e incolla'' sulla barra degli indirizzi, metteste il like al video e vi iscriveste al canale attivando le notifiche. Per quanto riguarda il blog, torneremo dopo la conclusione del Tour de France, a modo nostro. Grazie.
https://www.youtube.com/watch?v=cG18RPrWxAU
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Sempre la stessa cantilena ogni stramaledetta volta che una delle nostre vince o fa un piazzamento nelle prime 5 in una gara WT: '...
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Okay, hai letto il titolo e hai pensato ''Predicatore, punto a) hai stancato; punto b) ma allora che cosa ci stai a fare qua sopra ?...
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Saremo brevissimi stavolta, glielo promettiamo. A inizio mandato ha parlato di una federazione da gestire come se fosse un'azienda, gius...