domenica 26 maggio 2024

La visibilità del ciclismo femminile in Italia ? Chissenefrega...

 Sempre la stessa cantilena ogni stramaledetta volta che una delle nostre vince o fa un piazzamento nelle prime 5 in una gara WT: ''speriamo che questo risultato possa aiutare il ciclismo femminile ad avere la visibilità che merita, la federazione deve fare di più e bla bla bla'' ad libitum dal 1998 ai giorni nostri e per gli anni a venire.

Sarà... Il sentimento più ricorrente almeno per quanto riguarda il Predicatore è quello di serena rassegnazione alla quale è abituato ad... abituarsi anche se non dovrebbe essere così, perchè i veri appassionati non sono o non dovrebbero essere così ma tant'è. Forse, almeno per quanto riguarda l'Italia, è inutile parlare di errori commessi da altri negli ultimi 25 anni che hanno compromesso le ultime stagioni, quelle dei lustrini, delle dirette su Eurosport, delle interviste in un inglese un po' così e infarcite di ''yeah'', dei baci e abbracci dopo la corsa a favore di telecamera, dei clicks dei soliti noti che finora al movimento non hanno portato niente ammesso e non concesso che l'intento fosse quello di fare ''informazione'', ma anche li' vabbè, stendiamo un velo e vedete voi se debba essere pietoso oppure no. Freedom of choice insomma.

Personalmente, il Predicatore ha sempre guardato all'estero, non ha mai pensato che il movimento rosa in Italia potesse ambire a qualcosa in più che non fossero quei 20-30 curiosi over 70 dietro le transenne e un paio di junior della zona con il jeans all'ultima moda che fanno lo struscio sul rettilineo d'arrivo 5 minuti prima dello sprint finale sperando di fidanzarsi con la russa/lituana/ucraina/americana carina nell'immediato dopocorsa; non lo pensava prima, figuriamoci oggi... Seriously.

Il ''cammino'' del settore femminile è chiaro: quando sarebbe almeno auspicabile un salto di qualità, questo non arriva mai. In questo modo risulta anche difficile sognare, change my mind ma anche same old story.

E questa è l'Italia dove leggi ''il ciclismo femminile non lo seguo per niente, vanno talmente piano che pare abbiano le gomme sgonfie'' eggià... Talmente abituati a vedere corridori che vanno contro le leggi della fisiologia in barba a qualsiasi controllo antidoping che anche i 40-41 di media di una gara femminile diventano ''robetta''. Poi c'è l'estero, vedi ad esempio la Roubaix femminile con il velodromo non dico strapieno ma comunque più che discretamente gremito e tanta gente a bordo strada e tu li' davanti alla tv o al PC che non capisci se il ciclofilo italiano medio sia difficilissimo da accontentare o se in Francia siano mica tanto a posto con la testa se prendono su e si piazzano in mezzo al nulla, nel fango, su un tratto di pavè, in campagna, al freddo, per vedere passare delle tipe che con tutti gli sport che potevano praticare, proprio il più sfigato e il meno considerato a certe latitudini ma non tutte.

Il Predicatore ha avuto modo di assistere alle gare della stagione 1998 e dei primi anni 2000 quando il livello tecnico era al massimo del potenziale (con rispetto parlando per le atlete che corrono nel 2024 eh ?), ecco, sarebbe bello se tutto quello che è stato finora, a partire dalla malagestione di certi team managers, venisse azzerato da una bella partecipazione di pubblico al Giro, ci farebbe accettare più serenamente il ritorno a quella che per il ciclismo femminile (in Italia) è la normalità. 

Cosa direbbe il Predicatore se avesse modo di parlare alle atlete elitè italiane se fosse su un palco con un microfono ? Forse direbbe ''con il vostro impegno e i vostri risultati avete dato umanità e lustro al movimento, ma se tra qualche mese doveste decidere di emigrare tutte all'estero beh, non me la sentirei di condannarvi. Ovviamente mi auguro che possiate restare e avere il riconoscimento che meritate ma la realtà è che in Italia del ciclismo rosa importa a ben pochi. Date retta, piuttosto il Regno Unito dove in certe gare non hanno nemmeno il nastro isolante per fare la linea d'arrivo e nemmeno le transenne , ma dove il pubblico apprezza il vostro impegno. Davvero''.


Un saluto e ci risentiamo al prossimo post, la foto non l'ho messa perchè non me ne fregava niente.


Il Predicatore